La costruzione dei bastoni da golf
Per la costruzione dei primi bastoni veniva utilizzato il legno, principalmente il frassino. Fino alla fine degli anni 80 le teste dei legni erano create col persimmon (nespolo) e con il legno di acero, mentre gli shaft in hickory. Per dare più stabilità alla parte inferiore della testa veniva applicata una soletta in ABS o altro materiale plastico.
Le teste dei legni moderni, invece, sono costruite con il titanio e compositi di carbonio, materiali che conferiscono al bastone una maggiore leggerezza e durezza. Originariamente ad ogni legno corrispondeva un nome, driver (legno1), brassie (legno 2), spoon (legno3) clik (legno 4) ma nel tempo questa tradizione è scomparsa
Le palline da golf: come venivano realizzate
Le palline di golf hanno subito anch’esse, come i bastoni, una straordinaria evoluzione nella storia del golf. Le vecchie palline erano realizzate a mano dagli artigiani scozzesi con le piume compresse in un involucro di pelle. Mediamente un artigiano riusciva a produrne 6 al giorno. Intorno al 1900 si fa risalire l’introduzione della pallina in guttaperca, molto più resistente della prima e dalle prestazioni superiori.
Ma l’evoluzione più significativa è rappresentata dall’introduzione della pallina a due e tre pezzi. La prima, prodotta dalla Spalding, era composta da un nucleo solido e un rivestimento in Surlyne, un materiale molto resistente che permetteva di raggiungere distanze interessanti. Questa palla riscosse molto successo soprattutto tra i giocatori medi.
I giocatori esperti preferivano invece la pallina a tre pezzi: un nucleo liquido rivestito da elastici e copertura in gomma Balata. Questa pallina garantiva una eccezionale manovrabilità e controllo grazie allo spin che era in grado di avere.
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