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Immagine del redattoreFarmacia Pontevecchio

Sci di Fondo d'estate? #whynot


Viene chiamato “sci a rotelle” e viene praticato sull’asfalto e anche su strade sterrate, é lo SKiRoll, disciplina inizialmente utilizzata dai fondisti finita la stagione invernale, nella preparazione estiva, ora rappresenta uno sport fra i più praticati anche dai non sciatori.



A livello internazionale è coordinato dalla International Ski Federation (FIS) mentre a livello italiano è regolamentato dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP), che si occupa principalmente della gestione e organizzazione delle competizioni e dei campionati.


Gli attrezzi attualmente in commercio consentono di praticare questo sport in entrambe le tecniche: la tecnica classica e il pattinato (skating).

È formato da una coppia di aste a sezione rettangolare in lega leggera, ma anche in fibra di vetro-carbonio. La lunghezza delle barre varia da un minimo di 530 mm ad un massimo di 700 mm misurata dal centro della ruota anteriore a quello della ruota posteriore (interasse) ed è in funzione della tecnica utilizzata (classica o pattinato). Alle estremità di ciascuna barra vengono fissate due ruote con copertura in gomma o materiale plastico (la larghezza delle ruote varia da 20 mm a 70 mm), montate su cuscinetti a sfera. Una coppia di attacchi per scarpe da sci di fondo e una coppia di bastoncini (sempre per sci di fondo) con punta in widia completano l'attrezzatura che permette la pratica dello "sci di fondo" su strada asfaltata. Gli skiroll da skating (o pattinaggio) hanno due ruote per barra, mentre quelli per la tecnica classica possono avere due o tre ruote (una davanti e due dietro) per barra.



Lo skiroll, come tutte le attività sportive di tipo aerobico (le attività nelle quali si svolge un lavoro di intensità medio bassa per un periodo di tempo prolungato e si utilizza come carburante l’ossigeno introdotto con la respirazione), produce notevoli miglioramenti a carico del sistema cardiocircolatorio e respiratorio.

Determina un miglioramento della circolazione sia a livello del cuore e dei grandi vasi sia a livello microcircolatorio.

Si ha, quindi, un aumento della capillarizzazione a livello muscolare e, dunque, una migliore ossigenazione di tutti i tessuti che produce, a sua volta, una sensazione di benessere diffuso.

Aumenta il volume ventilatorio e si ha un miglioramento delle funzioni respiratorie. Si verifica poi un miglioramento delle condizioni del cuore: sia durante lo sforzo che quando è a riposo la frequenza cardiaca rallenta, il muscolo diventa più robusto e forte e aumenta la gittata sistolica (la quantità di sangue pompata ad ogni battito).

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