Il mosco moschifero, detto anche cervo muschiato, (Moschus moschiferus, Linnaeus 1758) è un ruminante della famiglia dei moschidi diffuso in Siberia, Corea, Manciuria, Mongolia nord-orientale e sull'isola di Sakhalin. È lungo circa 1 m e alto al garrese (situato fra il margine inferiore del collo e il dorso) fino a 55 cm. La colorazione del mantello segue una vasta gamma che può andare dal bruno-giallastro al nero, ma il colore più diffuso è il bruno scuro. Le zampe posteriori sono molto più lunghe delle anteriori, a causa dell'adattamento all'andatura saltellante di questo animale.
La testa è piuttosto piccola rispetto al resto del corpo, ma le caratteristiche facciali (occhi, orecchie) sono molto grandi, dando un effetto comico enfatizzato dai movimenti di questo animale. I canini sono ben sviluppati in entrambi i sessi, ma nel maschio possono superare i 10 cm e sono ben visibili anche quando la bocca è chiusa. Il maschio possiede inoltre una ghiandola che produce una sostanza dal forte odore muschiato, molto ricercata nell'industria del profumo e a causa della quale questi animali sono stati (e vengono tutt'ora) cacciati fin quasi all'estinzione.
I cuccioli nascono fra maggio e giugno e restano nascosti per circa due mesi, con la madre che li vede solo al momento dell'allattamento: circa un terzo delle femmine tende a non riprodursi in un dato anno. È un animale strettamente notturno che vive nella taiga. Percorre circa 6 km ogni notte per trovare il cibo, che consiste in licheni ed erba, ma generalmente all'alba torna sempre nello stesso punto.
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