Quando le tartarughe vanno in letargo, è molto importante gestire al meglio questa fase. Durante il letargo, fase metabolica estremamente importante per la loro sopravvivenza, le tartarughe vanno incontro a sonnolenza e inappetenza, cessa la digestione, si riduce il flusso sanguigno e il sistema immunitario diventa meno efficace; pertanto le difese si abbassano. Per affrontare il letargo, la tartaruga solitamente scaverà una buca per interrarsi. È importante non disturbarla in queste sue fasi di letargia.
Il letargo andrebbe indotto indicativamente da ottobre a marzo di ogni anno. Nelle regioni meridionali può ridursi a due mesi.
Per le tartarughe tenute in giardino ci deve essere una zona con terreno morbido ed esposto al sole, meglio se in prossimità di un muro, così da rendere più sicuro il loro letargo. Si potrebbe mettere a disposizione della paglia o delle foglie secche, dove la tartaruga si ripara ai primi freddi, e poi, man mano che la temperatura scende, s’interrerà sempre più profondamente.
A interramento avvenuto, l’animale potrà essere ricoperto di altre foglie per mantenere la temperatura più costante, evitando così sbalzi termici. Le tartarughe tenute in terrario vanno messe in una cassetta di legno e ricoperte di foglie secche e fieno.
A questo punto l’animale può essere trasportato in una stanza buia fresca ed asciutta, al riparo da insetti e roditori e non deve essere disturbato per tutto il periodo invernale. Mentre per gli animali che stanno in giardino non si può avere il controllo delle condizioni di umidità e temperatura, per quelli chiusi in casa queste condizioni sono di vitale importanza e vanno monitorate e gestite.
La temperatura deve essere sufficientemente bassa da tenere l’animale completamente addormentato, per non rischiare che, restando in “dormiveglia”, consumi tutte le sue riserve energetiche e muoia. Ma abbastanza alta da non causare congelamenti e danni cerebrali da freddo irreversibili. Si ritengono corrette temperature minime di 5° C e massime di 12° C. I soggetti tenuti in casa devono essere fatti digiunare per 7-10 giorni prima di abbassare la temperatura, in modo da svuotare il tubo gastro-enterico ed evitare così pericolose fermentazioni del materiale digerente nell’intestino. I soggetti che vivono all’aperto e svolgono in giardino il letargo smettono naturalmente di mangiare 1-2 settimane prima di interrarsi.
Si consiglia comunque di evitare di somministrare cibo o di sforzare gli animali a mangiare quando le temperature iniziano ad abbassarsi e si prevede l’imminente letargo.
Quando le tartarughe si sveglieranno dal lungo sonno impiegheranno parecchi giorni per ritornare in piena forma. Alcune tartarughe, come la testuggine di Horsfield, possono prendersi anche un “letargo” estivo (detto propriamente estivazione) nascondendosi sotto il terreno quando le temperature sono eccessivamente alte per loro.
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