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Immagine del redattoreFarmacia Pontevecchio

Una baby tartaruga come nasce?



La riproduzione delle tartarughe riveste un particolare fascino e rimanda ad immagini spesso viste solo in televisione, di schiuse in riva al mare con decine di piccoli che si affannano a raggiungere l’acqua. Tutte le tartarughe, sia terrestri che acquatiche e palustri, depongono le uova e, se vengono allevate correttamente, è comune che si riproducano anche in cattività.

Le uova vengono deposte in un piccolo nido sotto terra, scavato dalla femmina con gli arti inferiori.


Nella scelta del punto di deposizione, tutte le specie prediligono zone con terreno soffice o sabbioso. In prossimità della deposizione, le tartarughe cercano per giorni il luogo più adatto, percorrendo nervosamente in lungo e in largo il recinto, scavando e poggiando il naso sul terreno per testare la temperatura e l’umidità. È molto importante che una femmina gravida abbia a disposizione un luogo isolato e assolato per deporre. L’assenza di un luogo adatto può portare alla ritenzione delle uova nell’ovidotto, problematica che se non riconosciuta e trattata per tempo può essere mortale. Per questo è necessario correggere l’ambiente arricchendolo di un terriccio umido e morbido in cui la tartaruga possa scavare (almeno 20cm) e magari adornarlo con dell’erbetta.


Il numero di uova varia da 3-4 fino a 40-50 nelle specie domestiche e la schiusa avviene a seconda delle condizioni termiche di allevamento, entro un periodo minimo di 60 giorni fino a un massimo di 120 dalla deposizione.

Le uova per schiudersi hanno bisogno di due o tre mesi. In natura è il calore del sole ad incubare le uova, ma quando le tartarughe si trovano in cattività è necessario attuare degli accorgimenti per lenire i limiti nei quali sono poste.


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